domenica 3 dicembre 2023, h 21:15
Ascanio Celestini
L’asino e il bue
in occasione di Greccio 2023 nell'ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe di San Francesco
di Ascanio Celestini
musica di Gianluca Casadei
produzione Fabbrica srl/Fondazione Musica Per Roma/Comitato Greccio 2023/Teatro Carcano Milano
distribuzione a cura di Mismaonda
«Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi?».
Ascanio Celestini immagina la vita di Francesco oggi, come il santo vivrebbe la povertà nell’Italia
contemporanea e chi sceglierebbe quale compagno di strada, per non essere semplicemente
povero, ma servo dei poveri.
Un uomo contro corrente, perché pur essendo ricco, scelse non solo di essere povero, ma di farsi
servo dei poveri. Un cavaliere che non volle più fare la guerra e che, da frate, in tempo di crociate, si
recò in Terra Santa predicando la pace e la fratellanza.
Nei panni del personaggio-narratore, Ascanio Celestini racconta il Francesco di oggi, che trova i propri personaggi in strada, tra le case popolari, tra coloro che, oggi come ieri, nessuno vede:
«Guarda in basso, nel parcheggio davanti alla finestra della sua casa popolare. I personaggi sono
tanti e condividono lo stesso asfalto, la stessa condizione umana. Giobbe, magazziniere analfabeta
che ha organizzato il magazzino senza nemmeno una parola scritta. La Signora delle Slot, rumena
arrivata in Italia come prostituta che s’è ricomprata la propria libertà. Lo zingaro che ha cominciato a fumare a otto anni e sta ancora lì che fuma, accanto alla fontanella, davanti al bar.» A Francesco si
deve anche l’invenzione del Presepe, che il santo allestì per la prima volta a Greccio: «Nella notte di
Natale del 1223 Francesco ha fatto in quel piccolo paese il suo primo presepe. Un bue, un asino e una
mangiatoia. Niente altro. Serviva mostrare che Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di
poveri.»
durata: lo spettacolo debutta nel corso della stagione